Viaggio in Sicilia: la bellezza salverà il mondo.

La bellezza salverà il mondo. Di questo sono convinta. L’antidoto alle barbarie del nostro tempo è la bellezza - la bellezza che puoi ascoltare, vedere, plasmare sotto le dita, assaporare sotto la lingua e far sciogliere in bocca, in cui ti puoi immergere, farti accarezzare e schiaffeggiare il viso con un dolore buono e giusto, che permane nel tempo e dopo mesi ti pizzica la pelle quando più ne hai bisogno. Ma c’è una bellezza suprema che salva e arricchisce più di ogni altra, ed è l’umanità. Non intensa come insieme di esseri umani - piuttosto l’essere umani, insieme.

In Sicilia ho colto un’umanità che trabocca di bellezza, la riversa generosamente come la cenere che la grande mamma Etna dona alla terra, rendendola fertile e calda. E’ una terra di colori infiniti, la Sicilia: verde come non ti immagineresti, in (anticipata) primavera; gialla di sole, limoni e fiori che creano passerelle brillanti tra gli alberi di agrumi; azzurra di mare e cielo terso, nera di pietra lavica e cioccolato, rossa di lava, vino e pomodori, bianca di ricotta e tavolini in piazza. E di sorrisi, tanti.

Ho incontrato ogni forma di bellezza, negli ultimi sette giorni. Ho ascoltato le urla dei pescatori al mercato del pesce di Catania, visto il tramonto bagnare di luce dorata il porto di Marzamemi, ammirato i templi di Agrigento, toccato roccia vulcanica, gustato i sapori complessi e sorprendenti di una cucina stellata e la dolcezza acerba di un pomodoro appena colto. Mi sono immersa in un aranceto, fatta accarezzare e schiaffeggiare dal vento che batte le colline di Bronte e aiuta gli alberi di pistacchio a riempirsi di frutti verde acceso.

Ho incontrato anche Giuseppe e Lucia, che crescono i loro pomodori come fossero figli; Catia, che aiuta i piccoli caseifici a crescere e promuovere i propri prodotti; Alex e Diego, che uniscono alla vocazione per la migliore accoglienza una simpatia che ti fa subito sentire a casa; Francesco, che sorride al telefono con i clienti “perché si capisce dalla voce, che stai sorridendo”, Valerio che è cresciuto in un castello sulla spiaggia e cerca di renderlo sempre più accogliente per i suoi ospiti, Raimondo che porta persone da tutto il mondo nelle grotte della Baia di Taormina e ne è entusiasta come il primo giorno.

Ho visto la passione negli occhi di Antonio, che con suo padre e suo fratello produce grandi vini e ama con forza la terra che nutre le sue vigne - come Claudio, che vive per il vino, Salvatore che tratta gli alberi di pistacchio come se fossero suoi fratelli, Antonio che si è trasferito in Sicilia per amore e ci è rimasto anche per la sua uva. E poi Federica, enciclopedia vivente di buoni vini e splendida gente dell’Etna, Stefania che scolpisce nel raku Dee madri e regine di Ortigia, Carmela che ha creato un’oasi di design accogliente e piante tropicali, Valentina che apre le porte del suo relais ad ogni sfida e arricchente diversità. E ne potrei e dovrei nominare molti altri.

E’ un tempo di incertezza, questo, e l’incertezza porta sempre con sé ansia che spesso evolve in paura. La bellezza non può cancellare l’incertezza, ma può in qualche modo colmare un vuoto, scongiurare la paralisi: incontrare belle persone ci aiuta ad avere fiducia nel prossimo, riempirsi gli occhi di bellezza ci permette di dimenticare certe immagini, mangiare buon cibo e ascoltare musica meravigliosa ci nutre nel profondo, sciogliendo le tensioni e riaccendendo la speranza.

Ma come ogni altra percezione, anche questa richiede partecipazione: è necessario cercare la bellezza con coraggio e determinazione, attenderla con invincibile fiducia se sembra lontana, credere fermamente che sia dietro l’angolo. E soprattutto non arrendersi alla paralisi, anche se forzata: la musica, l’arte e la voce di una persona cara possono penetrare qualsiasi quarantena. Se invece siamo liberi di muoverci, non c’è momento migliore per scoprire tutto ciò che di bello c’è intorno a noi, conoscere nuovi sapori, trovare nuovi sorrisi e aiutare chi lavora con passione e si impegna a coltivare umanità e bellezza. Solo così, insieme, salveremo il mondo.

“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza; tutto il resto è una forma di attesa.”

Kahlil Gibran   

Scritto da Ottavia