Il Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo, è un luogo di incontaminata bellezza.
Qui, la natura selvaggia fa da padrona e la presenza dell’uomo è discreta, mai sfacciata, perfettamente integrata con l’ambiente circostante. I ruscelli limpidi, le montagne possenti e gli animali selvatici disegnano la mappa di uno spazio straordinario, in cui camminare fino a perdersi, fra silenzi assordanti e paesaggi da togliere il fiato.
Nei luoghi più remoti del Parco, si respira una spiritualità intensa e l’incontro inaspettato con monasteri e antichi luoghi di culto amplifica la sensazione di essere avvolti da un’aura mistica.
Si ha la stessa impressione quando si giunge all’Eremo di San Bartolomeo, poco distante dal borgo di Decontra, perfettamente mimetizzato nella roccia compatta in cui è scavato.
In questo piccolo spazio, custode di silenzi eremitici e preghiere raccolte, dimorò il futuro papa Celestino V, insieme ai suoi discepoli, tra il 1274 e il 1276.
Dal balcone naturale dell’Eremo, la vista sconfinata sulla Valle Giumentina consente di spostare lo sguardo dalla Majella al Morrone, al Sirente e al Gran Sasso.
C’è un silenzio assordante e, per molti, una sacralità indiscussa. Alle acque che sgorgano dalla sorgente in fondo alla valle vengono attribuite proprietà miracolose e scendere lungo la parete rocciosa per raccoglierle, per poi risalire attraverso le scale scavate nella montagna, ricorda un antico pellegrinaggio.
All´interno del primo locale che costituisce la chiesa, si trovano un altare e una nicchia che conserva la statuetta lignea di San Bartolomeo, per i devoti "Lu Sandarelle". Ogni 25 agosto, in occasione della festa patronale, i fedeli si recano all’Eremo e partono in processione, conducendo la statua del Santo fino alla vicina Roccamorice.
L'Eremo di San Bartolomeo è solo uno dei tanti luoghi di culto, abbazie o piccoli monasteri in cui imbattersi inaspettatamente, camminando nel Parco.
Il fascino racchiuso in questo territorio si scopre nella sorprendente simbiosi tra la natura più aspra e selvaggia, fatta di cime da vertigine, foreste fittissime, gole profonde e grotte nascoste e l'uomo, che ha saputo dar vita a luoghi remoti e inaccessibili, carichi di suggestioni uniche.
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Scritto da Chiara |