Chi c'è stato dirà che è un luogo indimenticabile, l'acqua è cristallina, l'odore di salmastro si percepisce fin dall'entroterra e le innumerevoli calette contribuiscono a rendere il paesaggio un soggetto perfetto per un dipinto. Per chi non c'è stato non sarà difficile immaginare un così invitante quadretto.
Tuttavia, sarebbe riduttivo ricordare l'Isola del Giglio solo per la sua immagine tipica da cartolina. Con un paio di scarpe e uno zaino in spalla, lascio la spiaggia e inizio a salire, direzione: Giglio Castello. Il dolce andamento delle colline e la vista mozzafiato sulla costa mi fa compagnia fino all'arrivo in questo piccolo borgo medievale, in cui il tempo sembra essersi fermato.
Situato a 405 metri slm, il borgo fu costruito dai pisani nel XII secolo e fu più volte restaurato e ampliato dai Granduchi di Toscana. Le imponenti mura che lo cingono, rimaste intatte insieme alle innumerevoli torri, proteggono uno scrigno di tesori, separati tra loro da stretti vicoli, spesso sormontati da archi, piccole scalinate, piazzette e balconi adornati con fiori di ogni genere.
Passeggiando tra queste stradine si arriva senza troppo sforzo al punto più alto, dove si trova uno dei gioielli più preziosi: la Rocca Aldobrandesca. In passato utilizzata per controllare l'eventuale avvicinamento di navigli nemici e per comunicare con la terraferma, oggi non può che essere uno dei punti più ambiti per ammirare il panorama.
Continuo il mio tuffo nel passato e scorgo la Chiesa di San Pietro Apostolo, che ospita, oltre alle armi sottratte ai pirati dai gigliesi dopo aver vinto una battaglia nel 1700, un crocifisso in avorio risalente al XVI secolo, opera probabile del Gianbologna. Infine, un arco di granito e un pozzo segnalano la presenza di una grande cisterna interrata, fatta realizzare dai Medici come premio ai gigliesi per aver respinto l'attacco saraceno del 1799.
Varco la porta delle mura e mi lascio alle spalle questo piccolo mondo fuori dal tempo.
Il salmastro è nell'aria e il blu profondo del Tirreno mi chiama per un tuffo.
Che bella, quest'isola.
Scoprila anche tu, così: Toscana del Sud, Argentario e Isola del Giglio.
Scritto da Chiara |