Può capitare a volte che il cammino che abbiamo desiderato e che ci entusiasma di giorno in giorno venga rovinato da cause banali ed evitabili con qualche accorgimento.
Nulla che riguardi la sopravvivenza nel senso letterale, ma a volte piccoli problemi possono rovinarci l’intera vacanza, fosse anche un trekking di un weekend spettacolare come nel cuore della Via Francigena Toscana.
Se è vero che non si può prevedere proprio tutto, è altrettanto vero che partire con una “cassetta degli attrezzi” mentale può migliorare - e di molto - la qualità della nostra esperienza.
L’alimentazione è la nostra “benzina”, fornisce l’energia a cui attingeremo per compensare l’attività fisica.
Mangiare bene prima durante e dopo il trekking è fondamentale, soprattutto su viaggi di distanze maggiori.
Saltare la colazione o abbuffarsi troppo potrebbe rendere il cammino poco piacevole e fisicamente più dispensioso del necessario.
Che tu sia alla tua prima esperienza o alla tua ennesima avventura, l’improvvisazione sul sentiero da percorrere è sempre una cattiva idea.
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ecco, appunto.
Una meravigliosa giornata di sole può trasformarsi in momenti poco piacevoli quando ci si perde. I sentieri sono segnalati in maniera quasi sempre costante in maniera tale da ridurre la possibilità di perdere la strada, e anche se a volte la destinazione all’orizzonte sembra così invitante da ispirare l’utilizzo di una strada alternativa ti consiglio di non allontanarti dal percorso conosciuto che stai seguendo.
Pentole e fornelli, cibo, attrezzatura, ninnoli, sedie sdraio e cinciscaglie non renderanno il tuo cammino piacevole e organizzato. Al contrario, ingombrare inutilmente lo zaino porta fatica evitabile, uno carico di sforzo fisico da aggiungere a quello richiesto.
Se fare lo zaino è un dramma ti suggerisco l'articolo dove ho parlato dei 7 consigli per preparare lo zaino.
Camminare è un’esperienza meravigliosa, un’occasione per godere dei paesaggi in maniera suggestiva senza la fretta che contraddistingue la routine quotidiana.
A differenza della vita cittadina, però, con il calar del sole l’ambiente diventa meno favorevole ad un cammino; il chiaro di luna può essere molto romantico, soprattutto lungo viaggi come la Via degli Dei, ma non illumina e guida come un lampione.
Tieni sempre d’occhio la distanza verso la destinazione e dal punto di partenza e valuta il tempo necessario ad arrivare prima che cali il sole. Tornare indietro non è una cattiva idea, ma la stanchezza al ritorno “allungherà” la durata del percorso. Una torcia può fare la differenza in occasioni poco...chiare.
App, Gps integrato, fotocamera, geolocalizzazione e perché no, un po’ di musica di sottofondo. La tecnologia ci accompagna ed è spesso molto utile oltre che dilettevole, ma non è mai una buona idea fare troppo affidamento ad un dispositivo elettronico. La durata della batteria o l’assenza di campo possono rendere il cammino difficoltoso.
Fidarsi è bene, fidarsi poco è meglio.
Un carica batteria portatile per smartphone o un dispositivo dedicato al trekking possono evitarti uno spegnimento sul più bello, ma è sempre meglio accompagnare la tecnologia con il senso dell’orientamento ed una mappa. Noi di SloWays, ad esempio, la inseriamo nella documentazione completa di viaggio spedita alcune settimane prima della partenza.
Prevedere ogni possibile inconveniente è praticamente impossibile, e la meraviglia del cammino risiede anche in questo.
Ti consiglio di prendere i giusti accorgimenti ma non rovinarti il cammino provando ad organizzare e prevedere ogni metro nel dettaglio. La magia dell’esplorazione risiede anche e soprattutto nel piacere della scoperta dei luoghi e delle persone.
Parti consapevole e preparato ai pericoli ma con il piacevole gusto della scoperta.
Pronto a partire? Lasciati emozionare dall’avventura, scrivici!
Scritto da Vincenzo |